La polmonite ha impedito a Mike di svolgere le due giornate di test collettivi, svoltesi a Spa Francoshamps, in vista della 24 Ore del GT World Challenge Europe.

Così, al volante della Mercedes AMG GT3 #77, si sono alternati i validi compagni di squadra, Jusuf Owega e Arjun Maini.

Ancora debilitato dai postumi della polmonite, Mike ha ottenuto il via libera dai medici per partecipare alla 24 Ore del Nürburgring e con grande entusiasmo e determinazione è presente sulla pista tedesca.
Nella ADAC RAVENOL 24h NürburgrinMike dividerà la Mercedes-AMG #Team BILSTEIN con gli abituali compagni, Owega e Maini a cui si aggiunge per questo evento, Frank Bird.

 

L’ADAC RAVENOL 24h Nürburgring è uno degli eventi più prestigiosi nel panorama motoristico e attira oltre 200.000 spettatori competenti ed entusiasti che si distribuiscono lungo gli oltre 20 chilometri del Nordschleife.

Con la sua esperienza e il supporto di un team di alto livello, Michele confida di ottenere un risultato di alto livello, nonostante le difficoltà intrinseche a questo tipo di gara.

Mike ha corso questa gara già 4 volte (anni 2020, 2021, 2022 e 2023) e vanta un’esperienza considerevole, avendo disputato, anche le altre 24 Ore più belle al mondo, Le MansDaytona e Spa.

Nelle gare di preparazione alla 24 ore, come è tradizione, tutti i team e le case impegnate, hanno dato il meglio, pur non sfruttando il massimo potenziale dalle loro GT. Questo per non incorrere in “penalizzazioni” eccessive del BOP (Balance Of Performance).

Di questi aspetti Mike è ben consapevole e non si sbilancia nelle previsioni della vigilia:

“La gara è durissima e piena di imprevisti, come la pioggia, il traffico ed una miriade di inconvenienti che possono accadere da un momento a quell’altro. Io sono reduce da una polmonite che mi ha debilitato e che non mi ha permesso di stare in macchina nelle ultime due settimane. Vengo alla 24 Ore consapevole che non sono in piena forma, ma ho una grande voglia di fare bene e darò il massimo per sfruttare il nostro potenziale. Siamo competitivi, ma per il gioco del BOP, nessuno sa esattamente dove si collocano gli avversari, pertanto non ci resta che aspettare l’inizio delle prime prove e lavorare in funzione della gara”.