Il weekend del Sachsenring ha confermato quanto di positivo visto nelle ultime gare dell’ADAC GT Masters per Michele Beretta e Aaro Vainio, i quali hanno ottenuto il loro miglior risultato in qualifica e conquistato altri punti importanti in quello che è senza dubbio il campionato per vetture Gran Turismo più competitivo del mondo.

Dopo un inizio non facile nelle prove libere, su un pista che nessuno dei due piloti conosceva, in Qualifica 1 il duo italo-finlandese coglieva un’ottima prestazione con l’undicesimo posto in griglia a pochi millesimi dalla Top 10, risultando la più veloce delle Lamborghini Huracan GT3. In Gara 1 Vainio perdeva qualche posizione nelle prime fasi di gara, consegnando la macchina a Michele in tredicesima posizione; il lecchese dimostrava da subito di trovarsi molto a suo agio sulla tortuosa pista tedesca, imponendo un ritmo al passo con i primissimi e iniziando a recuperare sulle vetture che lo precedevano, portando la bianco-nera-arancio Huracan #53 al traguardo in nona posizione e conquistando altri punti per la classifica di campionato.

Avendo dimostrato in Gara 1 di poter veramente lottare per le posizioni di vertice, Beretta entrava molto fiducioso in Qualifica 2, ma un foratura lenta alla posteriore destra lo rallentava pesantemente, impedendogli di andare oltre la diciannovesima posizione a pochi decimi dalla pole position, risultato in ogni caso notevole visto il problema tecnico riscontrato sulla vettura.
Al via di Gara 2, il caos generatosi nei primi metri coinvolgeva anche il giovane pilota italiano il quale, toccato da un Audi, era costretto a tagliare nell’erba scivolando verso il fondo del gruppo e riportando qualche danno sulla Huracan; il resto della gara è stato costellato da ben tre incidenti e altrettanti interventi della Safety Car che di fatto hanno congelato le posizioni per la maggior parte dei giri. Nelle fasi finali, un problema al motore costringeva definitivamente Vainio al ritiro.

Michele Beretta: “Ripartiamo dal Sachsenring convinti di aver fatto un bel lavoro e dimostrato di essere veloci. Dopo mesi di lavoro e tanti piccoli passi positivi insieme al Team Rosberg, finalmente abbiamo quasi chiuso il gap che ci separava dalle prime posizioni. Torniamo a casa con un nono posto in Gara 1 ed un ritiro in gara che non rappresentano il nostro reale potenziale. Soprattutto in Gara 1 siamo stati costantemente la più veloce delle Lamborghini, a pochissimi decimi dai leader e sono sicuro che se ci fossimo trovati su un circuito meno tortuoso e con più possibilità di sorpasso avremmo ottenuto un risultato ancora migliore. Peccato per i problemi nei quali siamo incappati oggi; dopo l’ottima gara di ieri sono entrato in qualifica veramente carico, ma una foratura lenta ha reso la macchina via via sempre più nervosa, impedendoci di esprimere il nostro vero potenziale e costringendomi ad un rientro anticipato ai box. La gara poi è stata piena di incidenti ed abbiamo passato più tempo dietro la Safety Car che a lottare contro gli avversari, fino al ritiro per un problema tecnico. Portiamo a casa comunque dei punti importanti e la consapevolezza di poter chiudere il campionato lottando per le posizioni che contano nella gara finale di Hockenheim.